La Cina aumenterà gradualmente l’età della pensione, ha annunciato il 13 settembre l’agenzia statale Xinhua. Si tratta del primo aumento da decenni nel secondo paese più popoloso al mondo, minacciato da una crisi demografica. Leggi
L’11 settembre il presidente ultraliberista argentino Javier Milei ha ottenuto un’importante vittoria quando la camera dei deputati ha confermato il veto presidenziale a una rivalutazione delle pensioni. Leggi
Il posticipo dell’età pensionabile favorisce la sostenibilità del sistema previdenziale, perché garantisce contributi per un periodo di tempo più lungo e allo stesso… Leggi
Nei due paesi asiatici le persone di età avanzata sono in aumento e le pensioni di base non permettono di vivere in modo dignitoso. Ma ci sono delle soluzioni, scrive l’Economist Leggi
Agenti dei reparti antisommossa schierati davanti alla sede della corte costituzionale, alla vigilia della sentenza sulla legge di riforma delle pensioni. Il 15 aprile, poche... Leggi
La riforma delle pensioni ha superato l’ultimo ostacolo: il 14 aprile la corte costituzionale francese ha infatti approvato la legge che innalza da 62 a 64 anni l’età... Leggi
Il 6 aprile circa 570mila persone hanno partecipato all’undicesima giornata di mobilitazione contro la riforma delle pensioni, un numero significativamente più basso rispetto... Leggi
La violenza delle discussioni sull’immigrazione, l’islam e l’ideologia woke (cioè attenta alle rivendicazioni delle minoranze) risulta tanto più forte se ci rendiamo... Leggi
Secondo studi e sondaggi recenti, non vogliono lavorare meno, ma meglio. E chiedono che la loro occupazione sia una fonte di soddisfazione personale Leggi
I giovani francesi si sono uniti alle proteste contro la riforma delle pensioni. Perché la considerano una minaccia per il loro futuro e contestano i metodi autoritari del presidente Macron Leggi
Da due secoli in Francia le questioni sociali si affrontano con le leggi, ma anche in piazza e sulle barricate. È arrivato il momento di cambiare, scrive un giornale economico di sinistra Leggi
Più di 1,2 milioni di persone hanno manifestato in varie città francesi in occasione della sesta giornata di mobilitazione indetta dai sindacati contro la proposta di riforma... Leggi
Per affrontare sfide importanti come l’invecchiamento è inevitabile chiedere a tutti di contribuire. Ma dev’essere fatto in modo giusto. C’è una sola via per convincere... Leggi
Di fronte al caro vita e all’aumento dell’inflazione, molti pensionati sono costretti a tornare a lavorare. Anche quando le condizioni fisiche non glielo permetterebbero. Leggi
Gli interventi sulle pensioni approvati dal consiglio dei ministri nella legge di stabilità celano una strategia strutturale: sottrarre le pensioni all’intervento pubblico. Una tendenza che nei fatti si traduce nella privatizzazione del sistema previdenziale, e anche in una sua “individualizzazione”. Leggi
Il senato italiano ha approvato in via definitiva con 145 voti favorevoli e 97 contrari il decreto legge sulle pensioni, varato dal governo Renzi per rispettare la sentenza della consulta del 25 giugno.
La corte costituzionale aveva bocciato il blocco dell’adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori alla minima di almeno tre volte, introdotto dall’esecutivo di Mario Monti dal gennaio del 2012.
Oltre a stabilire il rimborso dei soldi congelati nelle casse dello stato, il provvedimento introduce il pagamento di tutte le pensioni il primo giorno del mese, già operativo da giugno.
L’Inps ha già deciso come rimborsare i cittadini: il 1 agosto chi percepisce 1.500 euro al mese si troverà un versamento di 796,27 euro, che coprirà d’un colpo la rivalutazione del 2012, 2013, 2014 e i primi sette mesi del 2015. Da agosto, la pensione sarà aggiornata gradualmente: 1.525,49 euro al mese fino alla fine dell’anno e 1.541,75 euro da gennaio 2016.
La crisi del 2008-2014 ha fatto aumentare di un terzo il tasso di povertà in Italia e ci ha consegnato in eredità quattro milioni di “poveri assoluti” in più. Negli altri paesi europei i sistemi di protezione sociale hanno funzionato meglio contro i colpi della crisi. Ecco la prima relazione annuale dell’Inps diretto da Tito Boeri. Leggi
La camera ha approvato il decreto legge sulle pensioni varato dal governo per ottemperare alla sentenza della consulta del 25 giugno. Il testo è stato approvato con 310 voti a favore, 164 contrari e due astenuti. La corte costituzionale aveva bocciato il blocco dell’adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori alla minima di almeno tre volte, stabilito dall’esecutivo di Mario Monti dal gennaio del 2012. Il provvedimento passa ora all’esame del senato, che deve approvarlo entro la scadenza del 20 luglio.
L’Inps ha già deciso di adeguare le pensioni secondo il decreto dal 1 agosto.
Oggi l’Inps ha emanato una circolare che spiega come e in che tempi applicherà il decreto con cui il governo di Matteo Renzi ha dato seguito alla sentenza della corte costituzionale sulle pensioni. La consulta aveva considerato illegittimo il blocco dell’adeguamento al costo della vita delle pensioni superiori alla minima di almeno tre volte, stabilito dall’esecutivo di Mario Monti dal gennaio del 2012.
Il rimborso sarà automatico. Il primo di agosto chi percepisce 1.500 euro al mese si troverà un versamento di 796,27 euro, che coprirà d’un colpo la rivalutazione del 2012, 2013, 2014 e i primi sette mesi del 2015. Da agosto, la pensione sarà aggiornata gradualmente: 1.525,49 euro al mese fino alla fine dell’anno e 1.541,75 euro da gennaio 2016.
Il rimborso dei soldi congelati nelle casse dello stato per volere del governo tecnico spetta anche agli eredi dei pensionati interessati e che nel frattempo siano deceduti. In questo caso, i familiari devono presentare una domanda all’Inps.
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