Resistenza

Le ucraine che resistono

Nella città di Melitopol, sotto il controllo di Mosca dal 2022, un gruppo di donne si è organizzato per opporsi all’occupazione russa. Con azioni dimostrative e non violente Leggi

Il ruolo rimosso delle donne nella resistenza

Per lungo tempo c’è stato una specie di silenzio sulla partecipazione delle donne alla guerra di liberazione dal nazifascismo. Leggi

La borgata ribelle di Roma dimenticata dalla storia

Il 17 aprile 1944 le truppe naziste deportarono quasi mille uomini dal Quadraro, un quartiere romano dove la resistenza era organizzata e trasversale. Una storia ancora poco conosciuta. Leggi

Lungo la linea gotica

Con il progetto Grüne Linie il fotografo Giancarlo Barzagli è andato alla ricerca dei segni della Resistenza in una piccola valle dell’Appennino toscoromagnolo. Leggi

Gli antifascisti di domani

Secondo un luogo comune, tra le ragazze e i ragazzi prevale il disimpegno. Invece, da Milano a Palermo, tanti si richiamano all’antifascismo, declinandolo in lotte nuove. Leggi

I volti della Resistenza

“Guardate, guardate e datevi il tempo che serve per poter entrare dentro una storia”. I ritratti dei Partigiani di un’altra Europa di Danilo De Marco. Leggi

Ricorrenze e ignoranza colpevole

Se qualcuno confonde la ricorrenza della liberazione, il 25 aprile, con la festa della donna, del papà o altre amenità, è molto semplice: vuol dire che nessuno gliel’ha raccontata. E ne abbiamo avuto testimonianza dalle interviste ascoltate in tv. Leggi

La resistenza perfetta

Piemonte occidentale, 1943-1945. Dopo l’8 settembre, attorno al palas dei conti Malingri si affollano le prime formazioni partigiane: il laboratorio della resistenza, qui come altrove, si mette in moto e trova in quel castello un luogo di supporto e insieme uno spazio di dialogo su quanto sta accadendo. Leggi

I luoghi della resistenza a Roma, oggi

A Roma la resistenza comincia l’8 settembre 1943 e finisce il 4 giugno 1944. Dal centro alla periferia, da via Rasella al Quadraro, sono tante le storie e i luoghi delle lotte dei partigiani. Leggi

La normalità del 25 aprile

Conoscevo due partigiani. Si chiamavano Luciano e Renato e parlavano raramente della loro esperienza. Quando lo facevano, raccontavano i fatti. Leggi

Non c’è Liberazione senza antifascismo

Sul giorno della liberazione si possono suggerire sguardi diversi. Una visione che sottragga la celebrazione alla melassa dei buoni sentimenti. Leggi

Morto a Roma il partigiano Massimo Rendina

È morto a Roma Massimo Rendina, storico partigiano, vice presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) e giornalista. A gennaio aveva compiuto 95 anni.

L’assessore alla scuola con delega alla memoria di Roma, Paolo Masini, lo ha ricordato così: “Partigiano nella lotta di liberazione, custode e testimone di memoria nel dopoguerra, grande amico. Ha rappresentato una voce libera per Roma e per l’Italia, e l’esempio di come ai nostri giorni sia ancora possibile mettere in pratica e trasmettere in modo alto e nobile i valori di quella grande pagina della nostra Storia che fu la Resistenza. Ciao Comandante Max”. La Stampa

Rapitori e ostaggi

La mia vicina mi aveva vista mentre scattavo fotografie a due bambini che giocavano in strada a Ramallah puntando le loro pistole giocattolo contro un altro bambino bendato e ammanettato. Leggi

Lo stato d’eccezione

Tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944 a Marzabotto, in provincia di Bologna, le truppe naziste guidate dal maggiore Walter Reder uccisero 770 persone, tra cui molti bambini. Negli anni l'eccidio è diventato famoso come la strage di Marzabotto, ma in realtà si svolse anche nei comuni di Grizzana Morandi e Monzuno. Leggi

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