È il figlio di Joseph Kony, il leader del più violento gruppo ribelle ugandese. Per anni ha avuto un ruolo centrale nella milizia, ma poi ha deciso di disertare e di fuggire con la famiglia Leggi
In Birmania la speranza di trovare sopravvissuti tra le macerie si è ridotta dopo un forte terremoto che, secondo un bilancio provvisorio, ha causato più di duemila morti. Leggi
Il 31 gennaio la giunta militare birmana ha prorogato di sei mesi lo stato d’emergenza, rinviando di fatto ancora una volta le elezioni che si era impegnata a organizzare dopo il colpo di stato del 1 febbraio 2021. Leggi
I combattimenti nell’est della Repubblica Democratica del Congo hanno causato più di 400mila sfollati, hanno affermato il 24 gennaio le Nazioni Unite, avvertendo che un attacco a Goma sarebbe “catastrofico”. Leggi
Civili in fuga dall’area di Minova, nell’est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), cercano di raggiungere la città di Goma navigando sul lago Kivu. Il 21 gennaio… Leggi
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha proclamato lo stato d’emergenza in seguito ai combattimenti tra gruppi ribelli in varie regioni del paese, che in meno di una settimana hanno causato più di cento morti e ventimila sfollati. Leggi
Il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato il 17 gennaio la sospensione dei negoziati di pace con i ribelli dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln), dopo una giornata di violenze al confine con il Venezuela. Leggi
I paesi occidentali prendono contatti con le nuove autorità siriane, mentre si scoprono altri orrori del regime caduto Leggi
Il leader oggi al potere in Siria ha cambiato linea politica negli anni. Ma non si sa ancora cosa farà, scrive il condirettore del quotidiano libanese Leggi
Il 13 dicembre il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha ordinato all’esercito di prepararsi a restare per tutto l’inverno in una zona cuscinetto in Siria, al confine con le alture del Golan annesse da Israele. Leggi
Ci sono molte incognite, a partire dal gruppo che ha guidato la rivolta: Hayat tahrir al Sham (Hts), che nonostante la sua immagine ripulita rimane una formazione jihadista… Leggi
Una coalizione di forze ribelli ha conquistato Damasco e ha cacciato il dittatore. Il futuro è pieno di incognite ma, dopo cinquant’anni di un regime feroce, per i siriani è il momento di gioire Leggi
Cosa succederà ora dipenderà dall’equilibrio di potere tra le varie fazioni e dalla loro volontà di non far ripiombare il paese nella guerra civile Leggi
L’11 dicembre il nuovo primo ministro ad interim Mohammed al Bashir ha affermato che la coalizione ribelle a guida islamica radicale che ha rovesciato il regime di Bashar al Assad garantirà i diritti di tutte le confessioni religiose. Leggi
I ribelli siriani che hanno rovesciato il regime di Bashar al Assad hanno annunciato il 10 dicembre di aver nominato Mohammed al Bashir primo ministro di un governo di transizione. Leggi
Dopo aver conquistato Aleppo e Hama, il 6 dicembre la coalizione ribelle a guida jihadista ha proseguito la sua avanzata ed è ormai alle porte di Homs, che si trova lungo la strada per la capitale Damasco. Leggi
Il 5 dicembre una coalizione ribelle a guida jihadista ha conquistato la città di Hama, nel centro del paese, quattro giorno dopo aver assunto il controllo di Aleppo. L’esercito siriano ha riconosciuto di aver dovuto lasciare la città. Leggi
Dopo anni di guerra il paese resta diviso tra il nord sotto il controllo dei ribelli sciiti huthi e il sud separatista. I negoziati sono in stallo e le varie fazioni continuano a combattere Leggi
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