L’11 ottobre il premio Nobel per la pace è stato assegnato a Nihon Hidankyō, un’organizzazione giapponese che si batte per l’abolizione delle armi nucleari e riunisce i sopravvissuti delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Leggi
Finora le celebrazioni avevano unito, ma Putin e l’invasione dell’Ucraina hanno rimescolato le carte. Faremmo bene a riflettere su questo nuovo mondo, inquietante e diviso. Leggi
“Per tutto quel periodo non ho fatto che sognare le scarpe. Come ottenerle? Che fare per procurarmele?”. Nell’aprile del 1945 finiva la seconda guerra mondiale. Il ricordo di Ryszard Kapuscinski, dall’archivio di Internazionale. Leggi
All’inizio del 1943, su ordine di Hitler, un quartiere del porto di Marsiglia fu raso al suolo e la sua popolazione deportata. I sopravvissuti e i loro discendenti si sono battuti per far riconoscere quel crimine e svelare silenzi e complicità. Leggi
Julien Keller era il nome da battaglia di Adolfo Kaminsky, morto nel 2022 a Parigi all’età di 97 anni. È stato soprattutto grazie a lui che in tempo di guerra la Francia... Leggi
Nel 1944 un aereo da ricognizione alleato aveva fotografato dall’alto il campo di sterminio nazista. Statunitensi e britannici erano a conoscenza di cosa stava accadendo? Avrebbero potuto fermare prima la shoah? Il video di Le Monde. Leggi
Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale, Praga fu al centro di un’ultima grande offensiva. Quando finì, Josef Sudek andò in giro per la città per documentarne la distruzione. Leggi
Con il progetto Grüne Linie il fotografo Giancarlo Barzagli è andato alla ricerca dei segni della Resistenza in una piccola valle dell’Appennino toscoromagnolo. Leggi
La notte dell’8 maggio del 1945 la Germania firmò la resa incondizionata che sancì la sconfitta definitiva del terzo reich e la fine della seconda guerra mondiale in Europa.
Da allora l’8 maggio in diversi paesi si celebra il Victory in Europe day o VE day, cioè il giorno della vittoria degli alleati in Europa. La celebrazione è specialmente sentita tra le comunità ebraiche di tutto il mondo.
Le immagini e la cronaca dell’imponente sfilata militare per i settant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale e dalla sconfitta del Giappone, in cui il presidente cinese Xi Jinping ha annunciato un taglio al personale di 300mila unità. Leggi
Circa 16mila militari partecipano alla parata sulla piazza Rossa di Mosca, per celebrare il 70˚ anniversario della vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista.
Nel suo discorso, il presidente russo Vladimir Putin ha reso omaggio al sacrificio delle truppe sovietiche che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale e ha ringraziato “i popoli di Regno Unito, Francia e Stati Uniti per il loro contributo alla vittoria”. Ma, ha aggiunto Putin, nei decenni più recenti “i principi della cooperazione internazionale sono stati ignorati sempre più frequentemente”.
Alla parata assistono più di venti capi di stato stranieri, tra cui i presidenti di Cina e India, e il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. Ma molti leader mondiali, soprattutto europei, hanno boicottato l’evento in segno di protesta per il ruolo di Mosca nella crisi ucraina. Nel suo editoriale, Le Monde afferma che i leader europei potrebbero pentirsi di non essere andati a Mosca. Pur comprendendo i motivi del boicottaggio, il quotidiano francese sostiene che in questo modo gli europei contribuiranno a diffondere nel continente una visione della storia che sottovaluta il ruolo dell’Armata rossa nella sconfitta del nazismo. D’altra parte Le Monde critica anche l’atteggiamento di Vladimir Putin che “rende un cattivo servizio alla Russia”:
Il 9 maggio i paesi europei celebrano la giornata della vittoria, settant’anni dopo la sconfitta della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.
Oggi è il settantesimo anniversario della resa incondizionata della Germania alla fine della seconda guerra mondiale. Ecco com’era Berlino nell’estate del 1945. Leggi
Le foto di Walter Rosenblum, il fotoreporter per eccellenza che ha documentato la seconda guerra mondiale al fianco degli alleati. Leggi
È inutile rischiare di aggravare la situazione in Ucraina per fermare Putin. Kiev deve accettare il cessate il fuoco e aspettare che la situazione volga a suo favore. Leggi
Il 1 settembre 1939, una settimana dopo aver firmato un accordo di non aggressione con la Russia (il patto Molotov-Ribbentrop), la Germania invadeva la Polonia con un milione di soldati. Leggi
Se oggi non consideriamo più la guerra una cosa normale lo dobbiamo soprattutto agli orrori del conflitto scoppiato un secolo fa. Leggi
John C. Morris di Time ci racconta come è nata la foto simbolo del D-day. Leggi
Settant’anni fa, il 6 giugno 1944, le truppe alleate arrivarono sulle spiagge della Normandia, segnando così l’inizio della liberazione dell’Europa continentale dall’occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Leggi
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