Finiti i mesi di maternità, sto per tornare al lavoro a tempo pieno e lascerò nostro figlio di dieci mesi con i miei genitori per varie ore al giorno. Anche se ci sentiamo fortunati ad avere il loro aiuto, vorrei sapere come evitare che i nonni finiscano col farlo diventare un bambino viziato.–Barbara
Una premessa: fortunati mi sembra riduttivo, io direi piuttosto miracolati. Poter tornare al lavoro sapendo che vostro figlio è con qualcuno che lo ama almeno quanto voi è davvero una bella sensazione. Di sicuro i tuoi genitori tenderanno a essere più morbidi di voi con il bambino, ma non mi preoccuperei: passandoci tanto tempo insieme alla fine il loro atteggiamento sarà più da genitori che da nonni.
Ma è proprio questo il confine a cui dovrete fare attenzione: nel momento in cui chiedete ai tuoi una presenza e un coinvolgimento così grande, non potete pensare di accenderli e spegnerli come se ci fosse un tasto. Dovrete rispettare il fatto che tua madre e tuo padre hanno le loro opinioni su come crescere il bambino, senza per questo sentirvi invasi o delegittimati nel vostro ruolo di genitori.
Per dirlo in parole semplici: approfittando del loro aiuto in modo così consistente, perdete il diritto a lamentarvi se loro si impicciano su tutte le questioni che riguardano vostro figlio e tentano di dirvi cosa fare, o perfino se criticano le vostre scelte. Ovviamente avrete sempre l’ultima parola, ma in questa fase è come se foste affiancati da altri due co-genitori.
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Questo articolo è uscito sul numero 1488 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati