Il 29 marzo c’è stata un’eclissi parziale. La Luna verso mezzogiorno ha oscurato un quarto del Sole, una piccola unghia d’ombra sul disco di luce. Le eclissi sono una specie di orologio con il quale si può provare a datare eventi lontani, anche di carattere mitico. Un’eclissi parziale di Luna del 3 aprile 33 dC potrebbe avere originato l’oscuramento della crocifissione del racconto evangelico e nel maggio del 1919 fu l’osservazione di un’eclissi a provare la veridicità della teoria della relatività di Einstein. Dall’eclissi parziale di Luna (1453) che preannunciò la caduta di Costantinopoli una leggenda dice che il sultano Maometto II disegnò la mezzaluna rovesciata presente nella bandiera turca. Nel suo libro Costantinopoli Edmondo De Amicis riporta la più abbagliante espressione coniata per esprimere la potenza del sultano: ombra di Dio sulla terra. L’ombra del potere in effetti è originata da una materia densa. Più questa materia è inscalfibile, più fitta è l’oscurità che ci ricopre. Lo stesso 29 marzo dell’eclissi un’oceanica e coraggiosa manifestazione a Istanbul ha provato a staccarsi dai piedi la pesante ombra del sultano al potere da 22 anni in Turchia. La stessa ombra la avvertiamo tutti noi e a volte la originiamo. Per avere cura della luce bisogna fare i conti con l’ombra e non dimenticarsi, per usare le parole di Goethe, che “dove c’è molta luce l’ombra è più nera”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1608 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati