“L’Ucraina e la Svizzera stanno organizzando un vertice di pace in cui le nazioni che rispettano il diritto internazionale e la carta delle Nazioni Unite possano sviluppare una posizione negoziale condivisa da presentare a Mosca”, ha dichiarato Sergij Nykyforov, portavoce dell’amministrazione ucraina. Le sue parole sono arrivate dopo che Vadym Skibitsky, il vicecapo dell’intelligence militare di Kiev, aveva dichiarato in un’intervista all’Economist che l’Ucraina non può vincere la guerra esclusivamente sul campo di battaglia e che “conflitti come quello in corso possono finire solo con trattati di pace”. Al vertice di Bürgenstock potranno essere definite le posizioni ucraine su alcuni punti delicati della sua “formula di pace”, tra cui la sicurezza nucleare, lo scambio di prigionieri, la sicurezza alimentare e la libertà di navigazione nel mar Nero, ha precisato Nykyforov. “Sarà questo il primo passo per una pace giusta”.

I princìpi fondanti del summit svizzero sono stati definiti in una serie d’incontri internazionali e sono modellati sul piano di pace in dieci punti sviluppato dall’Ucraina. Il piano prevede il ritiro di tutte le truppe russe dal paese, il ripristino della sua integrità territoriale, il rilascio di tutti i prigionieri di guerra e di tutti i cittadini ucraini deportati in Russia, la prevenzione di un ecocidio e la difesa dell’ambiente, e l’istituzione di un tribunale speciale per i crimini di guerra commessi dai russi. ◆