“Mentre ci stiamo ancora chiedendo se ci sia vita dopo la morte, possiamo mettere sul piatto un’altra domanda: c’è vita dopo la democrazia?”. Le parole di Arundhati Roy nell’editoriale di Giovanni De Mauro. Leggi
Almeno otto persone, tra cui due bambini, sono morte nella notte nei bombardamenti condotti dall’esercito di Mosca sulla regione centrorientale di Dnipropetrovsk, hanno annunciato il 19 aprile le autorità ucraine. Leggi
Nel tentativo di rinnovare i legami con i partner del sud del mondo, gli occidentalissimi paesi del G7 hanno invitato al vertice di Hiroshima, in Giappone, anche leader come... Leggi
I leader dei sette paesi più ricchi del mondo hanno preso posizione contro Pechino, che ha risposto duramente e ha annunciato piani grandiosi in Asia centrale Leggi
La Cina protesta contro il comunicato finale del vertice, mentre gli Stati Uniti e i loro alleati vogliono limitare gli scambi con i cinesi nei settori strategici. La tensione sale ancora tra Washington e Pechino, e nessuno riesce a mediare. Leggi
La decisione dei paesi del G7 di mettere un tetto di sessanta dollari al barile al prezzo del greggio russo, unita all’embargo totale voluto dall’Unione europea, sembra... Leggi
Dal vertice dei paesi industrializzati sono uscite dure condanne a Pechino per la situazione dei diritti umani. Ma il club delle ex potenze coloniali non riesce a rendere universali i valori democratici. Leggi
Il 16 marzo ci sarà un vertice eccezionale del G7, l’organizzazione dei sette paesi occidentali più sviluppati, più il Giappone. La presidenza di turno spetta a Donald Trump, che a lungo ha negato la gravità dell’epidemia di Covid-19. Leggi
La presenza del ministro degli esteri iraniano a Biarritz ha il merito di rafforzare l’idea di un’autonomia diplomatica europea davanti agli Stati Uniti. Leggi
L’Europa vuole reagire alle posizioni di Trump accelerando in direzione di una maggiore integrazione e dunque di un ripensamento della sua evoluzione politica. Leggi
Mai prima d’ora i rapporti erano stati così tesi, distanti, amari e compromessi, tra Washington e tutti i suoi alleati, europei, giapponesi e canadesi. Leggi
Siamo alla vigilia di uno scontro durissimo tra gli Stati Uniti e l’insieme dei loro alleati. Per l’Europa è chiaro che è il momento di serrare i ranghi. Leggi
I paesi del G7 riuniti in Germania dal 6 all’8 giugno si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra per contrastare il cambiamento climatico. In vista della conferenza mondiale sul clima che si terrà a Parigi il prossimo dicembre è stata sottolineata la necessità di un’azione urgente e concreta. Tutti e sette i leader si sono detti soddisfatti dell’accordo raggiunto. Secondo il presidente francese François Hollande, che presiederà il summit di Parigi, gli obiettivi sul clima sono ambiziosi ma realistici. E sono stati accolti positivamente anche da alcune ong e associazioni ambientaliste come Greenpeace che, dopo la dichiarazione di intenti, ora chiedono ai leader del G7 politiche concrete. Ecco cosa prevede il piano:
Si è concluso a Elmau, in Germania, il summit annuale del G7. Sul clima, i leader riuniti in Baviera hanno trovato un accordo per mantenere l’aumento della temperatura globale entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali. Ma si è parlato anche di crisi greca e di guerra in Ucraina. Leggi
I creditori potrebbero fare “proposte alternative” alla Grecia rispetto a quella discussa la scorsa settimana. Lo ha spiegato il presidente francese François Hollande in conferenza stampa al G7 che si è concluso in Baviera. Il termine ultimo per il negoziato è vicinissimo, ha ricordato Hollande, che mercoledì 10 giugno incontrerà nuovamente il premier greco Alexis Tsipras e la cancelliera tedesca Angela Merkel per stringere i tempi in vista del 30 giugno, quando scadrà il piano di assistenza ad Atene. Sempre dal castello di Elmau, dove ha presieduto il G7, Merkel ha avvertito la Grecia che “il tempo sta finendo”, e sarà quindi necessario “lavorare duramente” per ottenere risultati quanto prima. “Ogni giorno conta per trovare un accordo con Atene, vogliamo che la Grecia resti nell’euro” ha insistito la cancelliera.
Anche Barack Obama ha incalzato il governo greco: “Serve una prospettiva salda nell’unione” ha detto il presidente statunitense, sottolineando la necessità che Atene vada avanti sulla strada delle riforme. Obama ha ricordato che i greci dovranno adottare “con serietà riforme importanti, non solo per soddisfare i creditori, ma per creare una strada che faccia sì che l’economia greca possa tornare a crescere e prosperare”. La comunità internazionale, dal canto suo, dovrà riconoscere le sfide straordinarie che la Grecia deve affrontare: secondo Obama, “se entrambe le parti mostrano volontà, questo problema potrà essere risolto ma ciò richiederà decisioni difficili per chi è coinvolto”.
Nel frattempo, il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis ha incontrato il ministro tedesco Wolfgang Schäuble a Berlino per favorire quella che Varoufakis ha definito inizialmente una “comprensione comune del problema”. Poi però le agenzie hanno pubblicato alcune dichiarazioni dello stesso ministro greco allo Spiegel secondo cui Varoufakis avrebbe sostenuto che i creditori stanno sabotando il negoziato rimangiandosi le promesse fatte, mentre Atene ha accordato “grandi concessioni” su Iva e surplus. Il ministro è poi tornato a ripetere e rafforzare il concetto che la Grecia non firmerà alcun accordo senza una ristrutturazione del debito, elemento ritenuto fondamentale da parte di Atene per superare la crisi ma su cui l’ex troika finora non ha voluto cedere.
All’avvio di una settimana decisiva per il destino della Grecia, impegnata in queste trattative per definire un programma di riforme in cambio di aiuti per 7,2 miliardi, il mercato azionario ellenico ha bruscamente virato a nuovi ribassi: nel pomeriggio l’indice generale è diminuito del 2,57 per cento. Venerdì la Borsa di Atene aveva chiuso con una caduta di quasi il 5 per cento mentre si erano incrinati i precedenti ottimismi su un accordo con Unione europea e Fondo monetario internazionale.
Nell’ultimo giorno del vertice in Baviera, i capi di stato e governo dei sette paesi più industrializzati al mondo sono uniti nel voler mantenere le sanzioni contro la Russia, cercano un accordo ambizioso sul clima e un piano comune contro il terrorismo jihadista. Leggi
Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble incontrerà oggi a Berlino il ministro dell’economia greco Yanis Varoufakis. L’incontro avviene in un momento cruciale della trattativa tra Atene e i suoi creditori. Leggi
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