Gli Stati Uniti hanno colpito cinque depositi sotterranei di armi dei ribelli huthi nello Yemen usando i bombardieri strategici B-2, ha affermato la sera del 16 ottobre il segretario alla difesa statunitense Lloyd Austin. Leggi
Il 30 settembre l’esercito israeliano ha condotto un attacco nel cuore di Beirut, il primo da quando nell’ottobre 2023 sono cominciate le ostilità tra Israele e Hezbollah, uccidendo tre membri di un gruppo armato. Leggi
L’attacco israeliano su un porto controllato dai miliziani huthi dimostra che lo Yemen potrebbe sostituirsi al Libano come nuovo fronte per Tel Aviv. Rischiando di aumentare le tensioni Leggi
Nella notte tra il 30 e il 31 maggio le forze statunitensi e britanniche hanno bombardato le posizioni dei ribelli huthi nello Yemen, uccidendo almeno sedici persone e ferendone trentacinque, secondo l’emittente tv degli huthi. Leggi
L’esercito statunitense ha annunciato il 9 aprile di aver consegnato all’Ucraina armi e munizioni di piccolo calibro inviate dall’Iran ai ribelli huthi dello Yemen, ma sequestrate da Washington e dai suoi alleati. Leggi
Le navi internazionali che operano nelle acque territoriali dello Yemen dovranno ottenere un permesso da un’autorità controllata dagli huthi, riporta Arab News. Allo stesso... Leggi
Da piccolo movimento insurrezionale dello Yemen a protagonista della scena geopolitica internazionale. Il gruppo sciita ha approfittato della guerra tra Israele e Hamas per seminare il panico nella regione Leggi
Nello Yemen continuano gli scontri tra le fazioni rivali sostenute dalle potenze della regione: Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Mentre Al Qaeda intensifica le sue attività Leggi
Dopo anni di guerra il paese resta diviso tra il nord sotto il controllo dei ribelli sciiti huthi e il sud separatista. I negoziati sono in stallo e le varie fazioni continuano a combattere Leggi
Una delegazione saudita è arrivata il 9 aprile a Sanaa, la capitale dello Yemen, per negoziare una possibile tregua con i ribelli sciiti huthi, che controllano la città... Leggi
Con la scomparsa del giornalista saudita si torna a parlare di questa guerra dimenticata. Ma la comunità internazionale sembra lontana dal chiederne la fine. Leggi
Nello Yemen è in corso una guerra civile che coinvolge l’esercito governativo, i ribelli sciiti houthi, i miliziani di Al Qaeda e una coalizione di paesi arabi guidati dall’Arabia Saudita. Dal marzo del 2015 sono morte più di settemila persone. Un video della Thomson Reuters Foundation spiega le ragioni del conflitto. Leggi
Un raid della coalizione guidata dai sauditi ha colpito una fabbrica di prodotti alimentari di Sanaa, nello Yemen, provocando la morte di almeno 14 persone. L’attacco è avvenuto dopo la sospensione dei colloqui di pace mediati dall’Onu che si stavano svolgendo in Kuwait. Il video dell’Afp. Leggi
Nello Yemen è entrata in vigore una tregua di sette giorni, in vista dell’avvio dei colloqui di pace tra i rappresentanti del governo e dei ribelli houthi, che si svolgeranno a Ginevra sotto l’egida del’Onu. Ecco quali sono le parti in conflitto. Leggi
La coalizione guidata dall’Arabia Saudita ha bombardato la sede del Congresso popolare generale, il partito dell’ex presidente dello Yemen, Ali Abdullah Saleh, alleato dei ribelli sciiti houthi. Nell’attacco sono morte diverse persone tra i dipendenti e le guardie dell’edificio, che si trova nel quartiere di Hadda, nel sud della capitale Sanaa. L’attacco è avvenuto mentre in un’altra zona della città i dirigenti del partito incontravano l’inviato delle Nazioni Unite per lo Yemen, Ismail Ould Cheikh Ahmed. Leggi
La coalizione araba ha intensificato i bombardamenti su Sanaa, la capitale dello Yemen, mentre nel sud del paese proseguono gli scontri tra le milizie pro governative e i ribelli houthi. Secondo fonti ribelli, i raid aerei nel quartiere di Al Jaraf hanno ucciso sei persone. Sono stati presi di mira anche l’abitazione di Mohammad Abdullah Saleh, fratello dell’ex presidente, e l’edificio delle comunicazioni.
Ad Aden, la seconda città del paese, almeno tredici ribelli houthi e otto combattenti delle milizie fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, in esilio in Arabia Saudita, sono morti nei combattimenti. A marzo la coalizione guidata da Riyadh ha lanciato una campagna militare per respingere l’avanzata dei ribelli houthi. Il 1 luglio le Nazioni Unite hanno classificato lo Yemen come una crisi umanitaria di livello 3, la categoria più alta.
Sono almeno diciotto i civili rimasti uccisi in un attacco dei ribelli sciiti houthi nella città portuale di Aden, nel sud dello Yemen. Nel lancio di razzi sono stati uccisi anche circa tredici combattenti delle milizie fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, che da mesi si oppongono all’avanzata dei ribelli. Secondo i testimoni, un razzo ha colpito una strada e quanto la gente è accorsa a soccorrere i feriti, un secondo razzo è stato sparato sullo stesso punto. Leggi
Un’autobomba è esplosa a Sanaa nello Yemen, durante la veglia funebre per le vittime di un altro attentato. Secondo fonti mediche, ci sarebbero 28 morti. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo Stato islamico. L’autobomba, secondo le forze di sicurezza della capitale, era destinata a due fratelli, Faycal e Hamid Jayache, leader degli houthi.
I ribelli houthi hanno blindato la parte di città in cui è avvenuto l’attentato, permettendo l’ingresso solo ai mezzi di emergenza. In un comunicato lo Stato islamico ha detto di aver organizzato l’attacco contro quello che ha definito il “covo sciita” nella capitale dello Yemen. Intanto i ribelli houthi, che controllano gran parte dello Yemen, hanno lanciato missili Scud contro una base militare dell’esercito saudita ad Al Salil a Ryad, in Arabia Saudita. La notizia, che è stata divulgata dall’agenzia di stampa Saba, non è stata confermata dall’Arabia Saudita.
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