Jihadismo

Il ministro per i rifugiati Khalil Haqqani muore in un attentato suicida a Kabul

Il ministro per i rifugiati Khalil Haqqani è rimasto ucciso l’11 dicembre in un attentato suicida compiuto nella sede del suo ministero a Kabul, e attribuito al gruppo Stato islamico. Leggi

Un jihadista maliano condannato dalla Corte penale internazionale

La Corte penale internazionale (Cpi) ha condannato il 26 giugno un capo della polizia islamica jihadista per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi tra il 2012 e il 2013 nella città santa di Timbuctù. Leggi

Uno strumento pericoloso nelle mani dei jihadisti

Dalla Somalia al Mali, molti gruppi armati ribelli usano i droni per le operazioni di ricognizione. Il timore degli esperti è che presto li impieghino per attaccare gli eserciti regolari Leggi

Culti vecchi e nuovi si scontrano in Mali

La delusione occidentale per l’arretramento della democrazia nel paese africano non tiene conto delle tensioni spirituali e politiche che lo attraversano Leggi

Jihadismo Secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato il 7 febbraio, le principali motivazioni che spingono gli africani a unirsi ai movimenti jihadisti sono, più... Leggi

Le informazioni nascoste nella propaganda dei jihadisti africani

Degli attacchi jihadisti condotti nella regione del Sahel ci arrivano solo le immagini della propaganda di Al Qaeda e del gruppo Stato islamico (Is). Che possono però fornire dati sulle armi usate e i punti deboli dei miliziani. Il video. Leggi

Il nuovo colpo di stato in Mali rivela un’instabilità cronica

Aumenta l’instabilità politica nei paesi del Sahel impegnati nella lotta contro i jihadisti e affiancati da militari in gran parte francesi. La società civile chiede di cambiare approccio per difendere realmente le popolazioni. Leggi

Qualche interrogativo sulla morte di Al Baghdadi

Trump toglie il sostegno ai curdi, ma il Pentagono dichiara che sono stati loro a fornire le informazioni per l’operazione contro il capo dei jihadisti. Perché? Cosa succederà adesso nella regione? E qual è il futuro dell’Is? Leggi

Le due sorelle di Beirut che combattono la radicalizzazione

Maya e Nancy Yamout lavorano da anni con i detenuti della prigione di Roumieh, nella capitale libanese, per evitare che i giovani siano reclutati dagli estremisti islamici. Leggi

La morte di un jihadista francese segna la fine del califfato

Fabien Clain aveva rivendicato gli attentati di Parigi. Ora il problema è il reinserimento dei miliziani europei e delle loro famiglie. Leggi

I nuovi jihadisti europei

Al Festival di Internazionale di Ferrara, Olivier Roy, orientalista e politologo, Farhad Khosrokhavar, sociologo franco-iraniano e Alessandro Orsini, sociologo dell’università Luiss Guido Carli, rispondono alle domande di Corrado Formigli per spiegare chi sono e cosa vogliono i giovani europei che scelgono il terrorismo. Leggi

L’identikit dei nuovi jihadisti europei

L’irruzione sulla scena del gruppo Stato islamico rappresenta un grande cambiamento per il jihadismo internazionale. Farhad Khosrokhavar, che studia da quindici anni il fenomeno, spiega che per combattere il nuovo terrorismo islamico bisogna capire perché è diverso da quello di Al Qaeda. Intervista. Leggi

L’islam contro il terrorismo

Anche se può sembrare cinico dirlo, l’ascesa del gruppo Stato islamico (Is) non ha solo aspetti negativi. La barbarie dell’organizzazione ha creato un tale malessere nell’islam che dopo aver mobilitato le grandi potenze a favore di un accordo di pace sulla Siria ha prodotto un’alleanza di trentaquattro paesi sunniti contro i jihadisti. Leggi

Il jihadismo in Tunisia è una minaccia di lunga data

Il terrorismo non è una novità per le autorità tunisine, che devono farci i conti da ben prima dello scoppio della rivoluzione del 2011. L’attentato al museo del Bardo, rivendicato dallo Stato islamico, ha richiamato subito alla mente quello del 2002 contro la sinagoga della Ghriba, a Djerba, dove l’esplosione di un furgone imbottito di esplosivo uccise 21 turisti. Leggi

Horror jihadista

Di fronte alle ultime decapitazioni compiute dagli islamisti del gruppo Stato islamico abbiamo sentito parlare soprattutto di “barbarie”. Nella lingua dell’impero romano, la parola “barbaro” serviva a descrivere gli stranieri che non parlavano latino. Invocando la barbarie si vuole mettere in evidenza la dimensione “primitiva” e anacronistica, premoderna del crimine perpetrato. Leggi

La coalizione sbagliata

Per combattere lo Stato islamico in Medio Oriente gli Stati Uniti hanno coinvolto tutti tranne quelli che vogliono davvero sconfiggere i jihadisti. Leggi

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