Olocausto

All’ombra dell’Olocausto

Tradotto dall’inglese con il permesso del New Yorker. Leggi

Israeliani e palestinesi, patologia della vendetta

“Non puoi mettere le persone in una prigione, privarle dei diritti fondamentali e pensare di cavartela senza conseguenze”, ha risposto Hasanin. “Non puoi disumanizzare... Leggi

Auschwitz, cosa sapevano gli alleati sull’olocausto?

Nel 1944 un aereo da ricognizione alleato aveva fotografato dall’alto il campo di sterminio nazista. Statunitensi e britannici erano a conoscenza di cosa stava accadendo? Avrebbero potuto fermare prima la shoah? Il video di Le Monde. Leggi

Un giusto tra le nazioni o un persecutore di ebrei?

Un libro denuncia il ruolo di un sindaco polacco nelle persecuzioni antisemite durante l’occupazione nazista. La nipote ha denunciato per diffamazione gli autori. Al centro della vicenda, una donna sopravvissuta all’Olocausto. Leggi

Varsavia ha un problema con la storia della shoah

Il partito nazionalista al potere dal 2015 vuole vietare per legge l’espressione “campi polacchi” che indica i campi di concentramento nazisti. Ma una legge non può illustrare la complessità della storia. Leggi

Il dovere della memoria

La ritualizzazione che circonda il giorno della memoria rischia di svilirlo, proprio quando è più urgente riaffermare i valori che lo hanno ispirato. Leggi

La determinazione europea di Simone Veil

Simone Veil incarna la storia degli ebrei europei della sua generazione e dei loro figli, usciti dall’ombra del genocidio decisi a impedire che la barbarie si ripeta. Leggi

Secondo un nuovo studio, Anna Frank non sarebbe stata tradita ma catturata per caso dai nazisti.
Secondo un nuovo studio, Anna Frank non sarebbe stata tradita ma catturata per caso dai nazisti. Lo studio, pubblicato il 16 dicembre dal museo Casa di Anna Frank di Amsterdam, conclude che non ci sono prove sufficienti per dichiarare che la giovane ebrea e la sua famiglia siano state segnalate alle truppe tedesche che le hanno arrestate e deportate. Una possibile teoria è che la scoperta del nascondiglio della famiglia sia avvenuta nell’ambito di un’indagine su lavoratori illegali e falsi buoni per le razioni.
Elie Wiesel, una vita da testimone dell’Olocausto

Elie Wiesel era un sopravvissuto all’Olocausto e ha scelto, per tutta la vita, di raccontare con i suoi libri e le sue conferenze il destino dei sei milioni di ebrei sterminati durante la seconda guerra mondiale. È morto a New York il 2 luglio. Il ricordo del New York Times. Leggi

È morto il sopravvissuto alla Shoah e Nobel per la pace Elie Wiesel.
È morto il sopravvissuto alla Shoah e Nobel per la pace Elie Wiesel. Aveva 87 anni. Era nato nel 1928 in una località dell’Ungheria orientale (oggi in Romania) da una famiglia ebrea ultraortodossa. È stato prigioniero ad Auschwitz, Buna e Buchenwald. Ha raccontato l’Olocausto in conferenze e libri (come La notte, del 1956). Dal 1963 era cittadino statunitense. Viveva a Manhattan, dove è morto.
Netanyahu usa l’olocausto per fare propaganda

L’affermazione del primo ministro Benjamin Netanyahu, secondo cui è stato Haj Amin al Husseini, il gran muftì di Gerusalemme, ad aver ispirato a Hitler lo sterminio degli ebrei europei è completamente errata. Ci si aspetterebbero parole più caute da parte del figlio di un importante storico. Leggi

Il peggior silenzio

Ho sempre pensato che i proverbi siano una raccolta di frasi fatte. Eppure, ce n’è uno che gode di tutto il mio rispetto: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Io aggiungerei: e peggior muto di chi non vuol parlare. L’olocausto è avvenuto nell’indifferenza, e oggi succede ancora. Leggi

Come svilire l’Olocausto

Il 27 gennaio un televisore rotto mi ha risparmiato la vista di una delegazione israeliana in visita al campo di concentramento di Auschwitz. Leggi

I conti con l’olocausto

Robert S. C. Gordon, Scolpitelo nei cuori Leggi

La voce pulp della Shoah

K. Zetnik aveva la capacità di far rivivere l’aria e l’atmosfera di Auschwitz. Poi i suoi libri hanno preso una direzione scabrosa. Leggi

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