L’11 dicembre si è aperto ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, il processo a cinque uomini accusati di aver aggredito dei tifosi israeliani dopo una partita di Europa league tra l’Ajax e il Maccabi Tel Aviv a novembre.
Gli imputati, di età compresa tra i 19 e i 32 anni, compariranno uno dopo l’altro davanti ai tre giudici del tribunale di Amsterdam. Altri due compariranno il 12 dicembre.
Secondo la procura olandese, tutti e sette sono accusati di aver commesso atti di violenza.
Nella notte tra il 7 e l’8 novembre i tifosi israeliani erano stati inseguiti e picchiati nelle strade della capitale olandese.
Le autorità hanno riferito che cinque persone sono state brevemente ricoverate in ospedale in seguito agli attacchi, definiti antisemiti dal governo olandese e da quello israeliano.
Secondo la polizia, la tensione era alta già prima della partita, quando i tifosi israeliani hanno intonato slogan antiarabi, bruciato una bandiera palestinese e vandalizzato un taxi.
La polizia ha fatto sapere che sta indagando su almeno 45 persone.
“Tra loro ci sono anche alcuni sostenitori del Maccabi, che si sono comportati in modo provocatorio prima della partita”, ha affermato in un comunicato l’ufficio del pubblico ministero.
Il primo a comparire davanti ai giudici il 12 dicembre è stato un diciannovenne di Monnickendam, una cittadina a nordest di Amsterdam.
È accusato di aver aggredito dei tifosi israeliani vicino alla Johan Cruijff arena, lo stadio dell’Ajax, gridato slogan antisemiti e lanciato pietre contro la polizia.
Oltre ai sette imputati che compariranno tra l’11 e il 12 dicembre, almeno altre sei persone, tre delle quali minorenni, sono state incriminate.