Vero. “Molte persone sentono il bisogno di spremersi i brufoli ma questa abitudine spesso peggiora l’infiammazione”, afferma Howa Yeung, che insegna dermatologia alla Emory university school of medicine, negli Stati Uniti. “La pelle morta che si accumula intorno al follicolo pilifero si combina con il sebo, una sostanza oleosa che idrata e protegge la pelle, creando un brufolo”. Per schiacciarlo si esercita una pressione che può far penetrare il pus più in profondità alimentando l’infiammazione. “Aumenta anche il rischio di alterazioni della pigmentazione o cicatrici”, afferma Lindy Fox, docente di dermatologia dell’università della California, a San Francisco. “Se i brufoli sono molto dolorosi è meglio rivolgersi a un medico, che può drenarli e curarli con i corticosteroidi”, afferma Fox. Chi non ha il tempo o le risorse per andare regolarmente dal dermatologo può intervenire da solo: se un brufolo è superficiale si può rompere delicatamente la parte esterna con un ago sterile o con le mani pulite. Se il brufolo è in profondità si può applicare un panno pulito, caldo e umido per 10-15 minuti per tre volte al giorno, per portare la protuberanza in superficie. Un’esfoliazione eccessiva invece non è adatta per chi soffre di acne, perché può generare ancora più sebo. The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1579 di Internazionale, a pagina 101. Compra questo numero | Abbonati