Conflitto

L’occidente deve capire cosa vuole in Ucraina

Nell’approccio occidentale nei confronti della Russia mi sembra di rintracciare una versione di questo “parlare allo specchio”. Ascoltiamo solo per sentire quello che… Leggi

Israeliani e palestinesi, patologia della vendetta

“Non puoi mettere le persone in una prigione, privarle dei diritti fondamentali e pensare di cavartela senza conseguenze”, ha risposto Hasanin. “Non puoi disumanizzare... Leggi

Tra il fronte e la diplomazia

“Mese dopo mese Kiev sta spuntando la lista delle armi richieste all’occidente”, scrive l’Economist. “All’inizio della guerra erano arrivati i missili Javelin... Leggi

La stagione dei cigni neri

La controffensiva ucraina registra i primi importanti successi, ma il futuro del conflitto rimane incerto. La svolta potrebbe arrivare da un evento imprevedibile Leggi

Crescono le tensioni tra Riyadh e Abu Dhabi

Nello Yemen continuano gli scontri tra le fazioni rivali sostenute dalle potenze della regione: Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Mentre Al Qaeda intensifica le sue attività Leggi

L’unità dello Yemen è ancora lontana

Dopo anni di guerra il paese resta diviso tra il nord sotto il controllo dei ribelli sciiti huthi e il sud separatista. I negoziati sono in stallo e le varie fazioni continuano a combattere Leggi

Una guerra all’anno contro Gaza

Questa è stata forse la più inutile e banale di tutte. Senza scopo, suscitando l’interesse di pochi. Mentre era in corso, Tel Aviv si è goduta un concerto di Aviv Geffen... Leggi

Cina e Stati Uniti non temono lo scontro

Washington e Pechino stanno combattendo una seconda guerra fredda. Ma a differenza della prima, l’ipotesi di un conflitto armato diretto non sembra spaventare le due potenze Leggi

Chi ha paura della bandiera palestinese

La rimozione delle bandiere palestinesi da parte di polizia ed esercito è sistematica in Israele. Non si tratta di una semplice imposizione di autorità, l’obiettivo è la cancellazione dell’identità palestinese. Leggi

Con il volto coperto

La settimana scorsa alcuni uomini con il volto coperto si sono fatti vedere in pubblico a Gaza. Volevano dimostrare di avere il controllo della situazione, ma il messaggio è stato interpretato in maniera opposta, come un segno di paura. Leggi

La solidarietà e l’impotenza

C’è un furgoncino con dei grandi altoparlanti che gira per le strade di Ramallah. Trasmette delle canzoni nazionaliste, cercando di rompere l’atmosfera laboriosa che si respira in città e di risvegliare lo spirito ribelle dei suoi abitanti. Leggi

Vivere sotto assedio

Una scena spiega tutto: i partecipanti alla “conferenza di pace” organizzata da Ha’aretz a Tel Aviv costretti a lasciare la sala in fretta e furia. Era stato appena annunciato il possibile arrivo di un razzo da Gaza. Leggi

Ucciso a quattordici anni

Nella nostra realtà distorta un medico araboisraeliano che si prende cura di un soldato ferito è un raggio di luce. Leggi

Ridurre i danni?

Eyal Weizman, Il minore dei mali possibili Leggi

Un invito al cantiere

Me ne stavo in piedi davanti a un cratere scavato dai bulldozer, bevendo un po’ di tahina, una crema di sesamo, dopo aver partecipato a un incontro sull’arresto dei bambini palestinesi organizzato da un gruppo antioccupazione. Leggi

Il diritto di tirare sassi agli oppressori

Tirare i sassi è un diritto per nascita e un dovere di chiunque sia sottoposto a una dominazione straniera. Leggi

Ingegneri in sciopero

Stavo intervistando un funzionario pubblico palestinese quando un uomo è entrato nel suo ufficio per fargli firmare un documento. “Non posso”, ha spiegato il funzionario, “sono in sciopero”. Leggi

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