Il 17 dicembre il generale russo Igor Kirillov è rimasto ucciso in un attentato davanti all’ingresso di un edificio residenziale a Mosca, ha affermato il Comitato d’inchiesta della federazione russa. Leggi
Accordi di sicurezza, miniere, propaganda. In meno di dieci anni Mosca è riuscita a espandere la sua influenza nel continente prendendo in contropiede i governi occidentali Leggi
Il 10 settembre la Russia ha annunciato la morte di una donna in un attacco ucraino con un drone contro un edificio residenziale nella regione di Mosca, raramente coinvolta in attacchi di questo tipo. Leggi
In pochi anni è diventato uno dei cantanti più famosi di Russia. Merito anche dei suoi brani patriottici e delle apparizioni in pubblico al fianco di Vladimir Putin Leggi
A due mesi dalle elezioni europee del 9 giugno, le accuse sui tentativi russi d’influenzare l’esito del voto stanno mettendo in allarme le istituzioni comunitarie. Lo… Leggi
Dopo aver perso le sue basi in Iraq e in Siria, il gruppo Stato islamico ha messo radici nei paesi a nord dell’Afghanistan, approfittando dell’instabilità politica dei paesi dell’area Leggi
L’attacco del 22 marzo mette a nudo l’inadeguatezza dei servizi di sicurezza russi, efficacissimi nella repressione del dissenso, molto meno nella prevenzione degli atti di terrorismo Leggi
L’attentato al Crocus city hall del 22 marzo è stato uno dei più gravi della storia russa. Malgrado la rivendicazione del gruppo Stato islamico, il Cremlino sembra deciso a usare la strage per accusare l’Ucraina e alzare la posta contro l’occidente Leggi
Dieci anni fa migliaia di jihadisti partirono dalla Russia e dalle repubbliche dell’Asia centrale per andare a combattere in Siria. Alcuni di loro sono tornati a casa e vogliono colpire Mosca Leggi
Il 25 marzo il Cremlino ha rifiutato di commentare la rivendicazione del gruppo Stato islamico dell’attentato del 22 marzo a Mosca che ha causato la morte di 137 persone, mentre l’inchiesta è ancora in corso. Leggi
Il governo russo vuole cancellare la cultura del suo popolo, i baschiri, un’etnia di origine turca. Lei cerca di preservarla attraverso l’attivismo politico, la poesia e la moda Leggi
Il leader nordcoreano Kim Jong-un andrà presto a Mosca per parlare con il presidente russo Vladimir Putin dell’eventualità di fornire armi alla Russia. Mosca e Pyongyang... Leggi
◆ I cuochi, stando almeno a certe trasmissioni televisive, si erano già mostrati aggressivi e inflessibili quanto il sergente di Full metal jacket , film di Stanley Kubrick.... Leggi
La mattina del 24 giugno i mercenari del gruppo Wagner si sono messi in marcia verso Mosca contestando i vertici militari russi. Poi all’improvviso si sono fermati. Cosa volevano ottenere? Leggi
“L’Africa è intimamente legata alla Wagner”, sottolinea Le Monde Afrique, ricordando che il continente è stato il teatro dell’espansione del gruppo, che ha offerto... Leggi
È la prima ministra estone. Ha vinto le elezioni del 5 marzo, nonostante la crisi economica che ha colpito il paese dopo l’inizio della guerra in Ucraina. E si è distinta per la sua intransigenza con Mosca Leggi
La Raiffeisenbank International, uno dei più importanti istituti di credito austriaci, vuole comprare una controllata della Sberbank, una banca di stato russa sottoposta... Leggi
Le autorità russe hanno bloccato una manifestazione del movimento lgbt. In arresto anche alcuni attivisti antigay che hanno attaccato gli attivisti nel corso del corteo. In Russia le manifestazioni per i diritti degli omosessuali sono vietate. Leggi
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha sottolineato che il partenariato orientale non è “uno strumento per l’allargamento dell’Unione europea” in un’audizione davanti ai deputati del Bundestag, il parlamento tedesco, nel giorno d’inizio della riunione dei capi di stato e di governo europei sul partenariato orientale a Riga. “Non dobbiamo suscitare false aspettative che in futuro non saremo in grado di rispettare” ha detto Merkel aggiungendo che, a causa della crisi in Ucraina, il ripristino del formato G8 con la Russia “non è immaginabile”. “Finché la Russia non tornerà a riconoscere i valori comuni non si può tornare al G8” ha fatto notare.
La cancelliera ha però voluto rassicurare Mosca sul fatto che “il partenariato orientale non è diretto contro nessuno, soprattutto non è contro la Russia”. E le sei ex repubbliche sovietiche che nella capitale lettone si riuniranno nelle prossime ore con i leader europei non saranno chiamate a scegliere tra, “da un lato un riavvicinamento con l’Unione europea e, dall’altro, le ambizioni della Russia a un partenariato più stretto con questi paesi”.
L’annessione della Crimea e il sostegno di Mosca ai separatisti del Donbass nell’est dell’Ucraina hanno dimostrato negli ultimi anni la determinazione del Cremlino a impedire, anche con la forza, l’avanzata dei suoi ex satelliti verso l’occidente e la riduzione della sua zona d’influenza. Al vertice del partenariato orientale di Vilnius, nel novembre del 2013, l’allora presidente dell’Ucraina Viktor Janukovič rifiutò all’ultimo momento di firmare un accordo di associazione con l’Unione europea, provocando manifestazioni di piazza che portarono alla sua deposizione e al conflitto separatista nel paese. L’accordo fu poi firmato il 28 giugno 2014 dal presidente pro-europeo Petro Porošenko.
A giudicare dai comportamenti, dai discorsi e dalle dinamiche che si osservano in una serata che potrebbe svolgersi in qualsiasi altra città europea, l’impressione è che il potere abbia voluto concedere ai ragazzi dell’intellighenzia moscovita uno spazio in cui essere liberi di vivere secondo le proprie inclinazioni e i propri desideri: tutto è possibile finché si rimane all’interno dei confini tracciati dal potere. Leggi
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