Nove persone sono morte nei raid dell’esercito di Tel Aviv contro alcuni villaggi nel sud del Libano, ma secondo il governo statunitense “il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah sta tenendo”. Leggi
Il primo ministro Netanyahu ha annunciato di aver approvato la tregua con Hezbollah, sottolineando che lo stato ebraico manterrà “la piena libertà” di attaccare il gruppo sciita se violerà in qualsiasi modo l’accordo. Leggi
Il gabinetto di sicurezza israeliano è riunito per decidere se accettare una proposta di cessate il fuoco nella guerra contro Hezbollah in Libano, mentre Israele sta conducendo attacchi massicci sui sobborghi meridionali di Beirut. Leggi
Gli abitanti di Jit raccontano l’aggressione organizzata da un gruppo di persone provenienti dai vicini insediamenti israeliani. Ora vivono nel terrore che la violenza possa ripetersi Leggi
Gli Stati Uniti sono determinati ad arrivare a un accordo per mettere fine alla guerra ed evitare un’escalation regionale. Ma restano ancora molte questioni da affrontare Leggi
I giornalisti della Striscia sono gli unici che documentano le atrocità dell’esercito israeliano. Ma l’attenzione della comunità internazionale sta diminuendo, scrive uno di loro Leggi
La decisione di Washington di astenersi all’Onu, consentendo l’approvazione di una risoluzione per chiedere una tregua immediata a Gaza, segna una frattura con Israele Leggi
Le delegazioni del governo colombiano e delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno ripreso i negoziati di pace all’Avana, dopo giorni di tensione in seguito alla sospensione del cessate il fuoco. Il 22 maggio i guerriglieri avevano preso la decisione di sospendere il cessate il fuoco in vigore dal dicembre del 2014 dopo che 26 dei suoi combattenti erano stati uccisi in un’offensiva governativa. Altri cinque guerriglieri sono stati uccisi in un nuovo raid dell’esercito nel fine settimana.
“Senza dubbio, gli avvenimenti della settimana scorsa sono un passo indietro nei progressi fatti finora al tavolo dei negoziati”, ha detto Pablo Catatumbo, della delegazione delle Farc, alla ripresa dei colloqui. “Questa è la strada sbagliata ed è ovvio che la pace non sarà mai raggiunta con un aumento del conflitto”, ha detto ancora Catatumbo, che ha assicurato che il processo di pace andrà avanti, perché “non possiamo gettare al vento gli sforzi che abbiamo compiuto in quasi tre anni di colloqui”.
Nel fine settimana il comandante delle Forze militari colombiane, il generale Juan Pablo Rodríguez, aveva ordinato la mobilitazione di primo grado dell’esercito in vista di una possibile ripresa del conflitto. La nota sottolineava inoltre la necessità di rivedere tutti i piani e le norme di sicurezza nelle zone rosse, dove di solito si registrano i combattimenti con i guerriglieri.
Ora Israele deve aprire Gaza al mondo e avviare un vero dialogo sul futuro dei Territori occupati. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati