L’ex presidente Evo Morales, in sciopero della fame da due giorni, ha accusato il governo di aver ignorato la sua richiesta di dialogo per mettere fine a un mese di proteste, culminate il 1 novembre nella presa in ostaggio di duecento soldati. Leggi
Le dispute nel partito socialista al governo, lo scontro tra il presidente Luis Arce e l’ex alleato Evo Morales e la scarsità di dollari e benzina stanno accelerando la crisi del paese Leggi
Il 28 ottobre il governo boliviano ha accusato l’ex presidente Evo Morales di aver “messo in scena” l’attentato di cui sostiene di essere stato vittima, aggiungendo che l’ex presidente stava cercando di sfuggire a un posto di blocco. Leggi
Il 14 ottobre i sostenitori dell’ex presidente Evo Morales (2006-2019), che temono un suo arresto per il presunto stupro di una minorenne, hanno bloccato alcune strade e si sono impegnati a portare avanti la protesta a oltranza. Leggi
La giustizia boliviana ha aperto un’inchiesta contro l’ex presidente Evo Morales, accusato di aver stuprato una minorenne, con la quale avrebbe avuto una figlia. I fatti risalgono al 2016, durante il terzo mandato di Morales. Leggi
L’ex presidente Evo Morales, alla testa di una marcia partita una settimana fa e arrivata il 23 settembre nella capitale La Paz, ha lanciato un ultimatum al presidente Luis Arce, invitandolo a cambiare il governo entro ventiquattr’ore. Leggi
Il 23 settembre il presidente boliviano Luis Arce ha affermato che farà il possibile per evitare una “guerra civile” dopo che otto persone sono rimaste ferite negli scontri tra i suoi sostenitori e quelli dell’ex presidente Evo Morales. Leggi
Il generale Juan José Zúñiga, comandante dell’esercito boliviano, è stato arrestato il 26 giugno dopo aver schierato soldati e veicoli blindati davanti al palazzo presidenziale di La Paz in un tentativo di colpo di stato. Leggi
Il 24 settembre l’ex presidente Evo Morales (nella foto) ha annunciato che si candiderà con il Movimento al socialismo (Mas) alle elezioni del 2025, “due anni prima del... Leggi
Le persone con disabilità hanno manifestato a La Paz, in Bolivia, per chiedere al governo di Evo Morales l’aumento del sussidio statale e la sua estensione a chi soffre di disabilità più lievi. Ci sono stati scontri tra le forze dell’ordine e i dimostranti e la polizia ha reagito usando gli idranti. Il video dell’Afp. Leggi
Il governo più riuscito del populismo latinoamericano, quello della Bolivia, ha appena perso il referendum che aveva indetto perché il suo leader, Evo Morales, non si rassegna a lasciare il posto a un altro. Leggi
Dopo un conteggio dei voti durato due giorni, il 51,3 per cento dei boliviani ha detto no al referendum che chiedeva di cambiare la costituzione per permettere al presidente Evo Morales di candidarsi per la quarta volta nel 2019. Ora molti si chiedono com’è possibile che un politico di origine indigena, che da più di dieci anni è riuscito ad attirare un largo consenso, oggi venga abbandonato dai suoi elettori. Leggi
Il governo guidato da Evo Morales ha già stipulato accordi con diverse multinazionali straniere. Le comunità indigene che vivono nelle riserve naturali saranno risarcite con l’1 per cento degli investimenti delle aziende petrolifere. Leggi
Il presidente della Bolivia Evo Morales ha nominato un nuovo ministro dell’interno e un nuovo capo della polizia, che si sono dimessi dopo che un ex consigliere del presidente peruviano Ollanta Humala è fuggito dagli arresti domiciliari dalla sua casa di La Paz.
Martin Belaunde, che aveva lavorato per Humala durante la sua campagna elettorale, è accusato di corruzione. Nel 2014 aveva lasciato il Perù per trasferirsi in Bolivia. Secondo le accuse Belaunde fa parte di una rete criminale che ha legami con pubblici ufficiali.
L’11 maggio una corte boliviana aveva autorizzato la sua estradizione in Perù, ma il consigliere ha sempre negato le accuse a suo carico e si ritiene una vittima della persecuzione politica.
Il presidente boliviano Evo Morales, al suo terzo mandato, ha partecipato a una cerimonia indigena per il giuramento come presidente. Morales è stato il primo indigeno a diventare, nel 2006, presidente della Bolivia. La cerimonia si è svolta a Tiahuanaco, a 71 chilometri dal La Paz. Tiahuanaco rappresenta le “radici” delle culture andine e amazzoniche. Leggi
Il presidente boliviano è riuscito a ridurre le disuguaglianze senza spaventare i mercati. Leggi
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