◆ Cantonate. Ne ho presa una quando ho letto, anni fa, un capolavoro di piccole dimensioni, men o di cento pagine. Il titolo è Casa d’altri (1953), l’autore è Silvio... Leggi
Una ricerca ha cercato di valutare l’effetto degli errata corrige pubblicati nei giornali sulla fiducia di lettori e lettrici. Leggi
La calcolatrice serve, ma per ricordarsi di usarla bisogna abituarsi a interrogare i dati. Leggi
Quelle che si vedono “nei bar, nelle tabaccherie, nelle stazioni di servizio, nei piccoli negozi e nei centri commerciali” non sono macchine per giocare al videopoker, come abbiamo tradotto noi, bensì slot machine. Leggi
Il numero di Internazionale dedicato alla Polonia è stato una bella sfida. Leggi
A cena con pochi intimi nella sua casa di Soweto, Nelson Mandela brinda con un bicchiere di spumante. Leggi
Nell’articolo a pagina 34 dello scorso numero si racconta che il presidente del consiglio Enrico Letta il 25 aprile ha accompagnato i figli a scuola. Ma il 25 aprile è festa nazionale. Leggi
La canzone cantata da Frank Sinatra s’intitola My way (a modo mio) non I’ll do it my way. Leggi
Sbagliamo perché la mente altera di continuo i messaggi sensoriali che riceve dall’esterno. Leggi
Correggere gli errori può essere faticoso e umiliante, ma è sempre un’occasione per imparare. Leggi
Tony Abbott ha vinto le elezioni in Australia. E nello scorso numero di Internazionale ha vinto una t extra: è diventato Abbottt. Leggi
Nello scorso numero abbiamo scritto fürher invece di führer. Nel titolo, e altre due volte nel testo dell’articolo. Leggi
Il 4 marzo negli Stati Uniti è il National grammar day, la giornata nazionale della grammatica. È stata lanciata da Martha Brockenbrough, scrittrice e fondatrice della Società per la promozione della grammatica, nel 2008. Leggi
Buon 2013! Sempre se vi trovate ancora sul pianeta Terra e non siete stati sterminati insieme a tutti i vostri simili dall’ipertensione arteriosa, che secondo Internazionale “ogni anno causa più di nove miliardi di morti”. Leggi
A scuola si chiamavano errori blu. Erano quelli che la professoressa segnava con la matita blu, gli errori gravi che facevano scendere inesorabilmente il voto del compito di italiano. Leggi
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