Crisi

La Fiat è ormai l’ombra di se stessa

Gli interessi del gruppo Stellantis, che controlla l’azienda, sono lontani da Torino e le dimissioni dell’amministratore delegato Carlos Tavares non cambiano le cose, scrive Le Monde Leggi

Il multilateralismo che non c’è

L’escalation tra Israele e Hezbollah evidenzia per l’ennesima volta l’impotenza delle Nazioni Unite, riunite fino al 30 settembre a New York nel vertice annuale dell’assemblea… Leggi

Quando scoppierà la bolla dell’intelligenza artificiale

Le quotazioni di mercato dei titoli tecnologici sono sopravvalutate, è evidente, e questo si deve in parte al clamore che si è generato intorno all’ia generativa. Il punto… Leggi

Che cosa insegna la crisi del Bangladesh

L’ironia della sorte è che Hasina – figlia del primo presidente del Bangladesh, Sheikh Mujibur Rahman – da giovane era stata una leader studentesca e un’attivista… Leggi

La rivalità che intrappola il Medio Oriente

Due grandi incognite incombono sul Medio Oriente dal 7 ottobre, quando gli attentati di Hamas hanno innescato la reazione militare israeliana. La prima riguarda il destino… Leggi

In Italia le edicole stanno scomparendo

Si vendono pochi giornali e per le strade ci sono sempre meno chioschi. Un problema per il settore, ma anche per la funzione sociale svolta da questi importanti punti di ritrovo Leggi

I cubani tornano in piazza

Il 17 marzo a Cuba si sono svolte le proteste più partecipate dalla mobilitazione del luglio 2021. La grande manifestazione contro i tagli dell’energia elettrica e la carenza... Leggi

Nel regno fantasma di Viktor Orbán

Dopo essere stato governato per quasi quattordici anni dai sovranisti di Fidesz, l’Ungheria è un paese apatico e autoritario, dov’è impossibile anche il minimo cambiamento Leggi

Al giornalismo manca la terra di mezzo

La rivista Sports Illustrated ha appena licenziato la maggior parte dei suoi dipendenti. BuzzFeed News non esiste più. L’Huffington Post si è ridimensionato. Vice è tenuto... Leggi

Illusi e impoveriti dall’economia di guerra

La crescita del pil russo è dovuta soprattutto alla produzione militare, che però non migliora il tenore di vita delle persone comuni. Ma aiuta Mosca a nascondere le difficoltà Leggi

In Argentina ha vinto la disperazione

Il 19 novembre l’Argentina è diventata un paese la cui massima autorità, per volere di 14,5 milioni di cittadini, sarà un signore bugiardo, instabile, fanatico e primitivo.... Leggi

I segnali di una crisi che sembrava impossibile

Finora la Cina è riuscita a controllare i problemi finanziari perché le banche e i capitali sono nelle mani dello stato. Ma tutto cambierebbe se i cittadini non si fidassero più del governo Leggi

Il tradimento di Londra sul clima

In un universo alternativo, la scorsa settimana il premier britannico Rishi Sunak si sarebbe presentato all’assemblea generale dell’Onu per promuovere il ruolo guida di... Leggi

La Germania si è fermata

Prezzi dell’energia alle stelle, eccesso di burocrazia che blocca le innovazioni, carenza di lavoratori specializzati. Il motore dell’economia europea sembra caduto in una crisi profonda: il paese ha bisogno di riforme, scrive Die Zeit Leggi

L’economia britannica è ostaggio di idee superate

Il primo ministro Rishi Sunak (conservatore) sta portando avanti una strategia industriale frammentaria, corteggiando aziende come la Jaguar Land Rover per convincerle a trasferire... Leggi

Chi ha derubato il Libano

Il governatore della banca centrale libanese è tra i maggiori responsabili della crisi economica. Ora potrebbe essere chiamato a risponderne Leggi

Le favole che ci raccontiamo

La crisi alimentare globale non si risolve con fantasie bucoliche, basate su un presunto idillio tra gli allevatori e i loro animali, ma cercando soluzioni razionali, scrive George Monbiot Leggi

Berna crea un mostro per salvare la finanza

In seguito al tracollo in borsa del Credit Suisse, l’Ubs ha comprato il suo rivale storico. Ma ora il paese dovrà gestire una nuova banca troppo grande Leggi

Il panico bancario è destinato a durare

Le misure decise dalle autorità statunitensi dopo il crollo della Silicon Valley Bank sono insufficienti. Tutto dipenderà dalla capacità di non far fuggire i risparmiatori Leggi

Tra rassegnazione e volontà di rivolta

Da anni i libanesi sono impoveriti e sfiduciati. Hanno provato a migliorare le cose, ma non sono riusciti a trasformare la loro rabbia in una forza di cambiamento Leggi

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