L’8 aprile la corte suprema israeliana ha invitato il governo e la procuratrice generale dello stato a trovare un accordo sul licenziamento di Ronen Bar, il capo del servizio di sicurezza interno Shin bet. Leggi
Il 1 aprile la polizia ha annunciato l’arresto di 95 persone accusate di “promuovere la violenza pubblica” per aver partecipato il giorno prima a una manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente Mnangagwa. Leggi
Il 1 aprile il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha rinunciato a nominare l’ex comandante della marina Eli Sharvit a capo del servizio di sicurezza interno Shin bet. La nomina sarebbe stata revocata a causa delle pressioni statunitensi. Leggi
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha scelto l’ex comandante della marina Eli Sharvit come nuovo direttore dello Shin bet, nonostante la corte suprema abbia sospeso il licenziamento dell’attuale capo Ronen Bar. Leggi
Il 27 marzo la Knesset ha approvato una legge che rafforza l’influenza del potere politico nella nomina dei giudici, rilanciando anche un progetto più ampio di riforma della giustizia che aveva scatenato un’ondata di proteste nel paese. Leggi
L’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu ha scatenato un’ondata di proteste in tutto il paese. Intralciando i piani del presidente di candidarsi a un terzo mandato Leggi
Il primo ministro Benjamin Netanyahu è impegnato in una lotta contro alti funzionari dello stato per rafforzare il suo potere. E ha scatenato le proteste di cittadini e opposizione Leggi
Il 25 marzo le autorità hanno portato avanti la repressione in Turchia, dove più di 1.400 persone sono state arrestate per aver partecipato alle manifestazioni di protesta dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu. Leggi
Il 23 marzo il governo israeliano ha approvato all’unanimità una mozione di sfiducia nei confronti della procuratrice dello stato Gali Baharav-Miara, avviando un’inedita procedura di destituzione. Leggi
Il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, principale oppositore del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, arrestato e sospeso dalle sue funzioni, è stato ufficialmente designato candidato del suo partito alle prossime presidenziali. Leggi
Il sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu, principale oppositore del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, arrestato per “corruzione” e “terrorismo”, ha invitato il 20 marzo la nazione a reagire e i giudici a “non restare in silenzio”. Leggi
Il 19 marzo l’ong Greenpeace è stata condannata a pagare più di 665 milioni di dollari di risarcimento all’azienda dell’energia Energy Transfer, che gestisce un oleodotto nel North Dakota contro il quale si era mobilitata. Leggi
L’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha causato 970 morti in quarantott’ore, secondo un nuovo bilancio fornito il 19 marzo dal ministero della salute di Hamas. Leggi
◆ A Belgrado lungo il fiume Sava non ci sono più i locali flottanti sull’acqua come il Crni Panteri, dove diverse volte mi è capitato di essere investito dalla potenza… Leggi
Il 12 marzo almeno venti persone sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave, durante gli scontri con la polizia durante una manifestazione per le pensioni a Buenos Aires, hanno affermato le autorità della capitale. Leggi
Il 7 marzo la giustizia britannica ha confermato in appello pesanti pene detentive per sedici attivisti dell’organizzazione Just stop oil, anche se sei di loro se le sono viste ridurre. Leggi
Il 4 marzo il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato sul suo social network Truth Social di voler “sospendere tutti i finanziamenti federali alle scuole e alle università che permettono manifestazioni illegali”. Leggi
Tra il 5 e il 6 febbraio centinaia di manifestanti hanno distrutto alcuni edifici legati all’ex premier Sheikh Hasina, fuggita in India nell’agosto scorso dopo settimane di disordini. Leggi
Nonostante le previsioni del partito filorusso al governo Sogno georgiano, a Tbilisi la mobilitazione degli europeisti non si è fermata. E oggi il paese è più spaccato che mai Leggi
Il 28 gennaio il primo ministro serbo Miloš Vučević si è dimesso dopo tre mesi di proteste antigovernative seguite al crollo del tetto di una stazione ferroviaria a Novi Sad, che ha causato la morte di quindici persone. Leggi
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