La difesa civile della Striscia di Gaza ha annunciato che ventidue persone sono morte nella notte in un bombardamento israeliano sulla città di Gaza, mentre fonti mediche hanno riferito di decine di vittime in un altro attacco. Leggi
Il 20 novembre gli Stati Uniti hanno messo il veto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco “immediato, incondizionato e permanente” nella Striscia di Gaza. Leggi
I leader dei paesi arabi e musulmani, riuniti l’11 novembre a Riyadh, in Arabia Saudita, hanno affermato che non potrà esserci pace in Medio Oriente finché Israele non si ritirerà dai territori occupati. Leggi
Il ritiro del Qatar dal ruolo di mediatore e l’esito del voto statunitense rafforzano il legame tra Israele e Washington e l’atteggiamento oltranzista di Netanyahu, rendendo impossibile qualsiasi prospettiva di pace. Leggi
Quasi il 70 per cento dei morti nella Striscia di Gaza tra novembre 2023 e aprile 2024 sono donne e bambini, hanno affermato l’8 novembre le Nazioni Unite, che hanno verificato un conteggio parziale delle vittime dell’offensiva israeliana. Leggi
Il 28 ottobre la Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato una legge che vieta le attività in Israele dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), suscitando le proteste della comunità internazionale. Leggi
Il nord della Striscia di Gaza sta vivendo la sua “ora più buia”, ha affermato Volker Türk, l’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sottolineando che le azioni di Israele potrebbero essere “crimini di guerra”. Leggi
Uccidendo il suo leader, Israele ha assestato un duro colpo al movimento islamista. Ma non sarà la sua fine, perché una nuova generazione sembra pronta a combattere Leggi
Il 18 ottobre il gruppo palestinese Hamas ha affermato, il giorno dopo l’annuncio dell’uccisione del suo leader Yahya Sinwar, che gli ostaggi detenuti a Gaza non saranno liberati finché Israele non avrà messo fine alla sua offensiva. Leggi
La morte del capo di Hamas è un successo per il primo ministro israeliano, che potrà andare avanti nel suo sogno di ridisegnare il Medio Oriente. Ma questa strategia non sta producendo risposte politiche. Leggi
Gli Stati Uniti hanno colpito cinque depositi sotterranei di armi dei ribelli huthi nello Yemen usando i bombardieri strategici B-2, ha affermato la sera del 16 ottobre il segretario alla difesa statunitense Lloyd Austin. Leggi
Film, mostre e tour organizzati. Per il governo israeliano ricordare costantemente il dolore degli attacchi del 7 ottobre 2023 è un modo per giustificare le sue campagne militari, denuncia Naomi Klein Leggi
Il 15 ottobre gli Stati Uniti hanno minacciato di sospendere una parte delle forniture militari a Israele in assenza di un miglioramento significativo della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza entro trenta giorni. Leggi
Il 14 ottobre il gruppo libanese Hezbollah ha minacciato Israele di nuovi attacchi se proseguirà la sua offensiva in Libano, il giorno dopo un attacco con droni che ha ucciso quattro soldati israeliani in una base militare a sud di Haifa. Leggi
Il 10 ottobre ventotto persone sono morte in un attacco israeliano contro una scuola che ospitava degli sfollati nella Striscia di Gaza, mentre l’esercito ha affermato di aver preso di mira un centro di comando di Hamas. Leggi
Il premier israeliano vuole occupare il nord del territorio palestinese e spingere gli abitanti ad andarsene Leggi
La guerra contro Hamas e Hezbollah dimostra che l’equilibrio di potere in Medio Oriente è cambiato in modo irreversibile. Nessun paese arabo è disposto a intervenire per fermare Israele Leggi
L’8 ottobre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato la popolazione libanese di devastazioni paragonabili a quelle della Striscia di Gaza se non si libererà di Hezbollah. Leggi
Il 4 ottobre Ali Khamenei, la guida suprema dell’Iran, ha tenuto un discorso sulla situazione in Medio Oriente in cui ha affermato che Hezbollah e Hamas, alleati di Teheran, continueranno a combattere contro Israele. Leggi
L’esercito e i cittadini israeliani erano del tutto impreparati agli attacchi di Hamas. Colpa dell’eccessiva fiducia nella tecnologia, dell’arroganza degli apparati di sicurezza e di una concezione disumanizzante dei palestinesi Leggi
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